il Marshall Woburn multiroom oggetto di questa prova, in mezzo alle mie cuffie
Marshall ... Marshall ... Marshall ... Marshall ?
Se a sentire nominare Marshall vi sono venuti in mente gli amplificatori per strumenti musicali da palco e da studio, avete perfettamente ragione.
E' la stessa cosa che ho pensato anche io mentre ero in visita ad Mtrading che si occupa della distribuzione di prodotti home dello stesso marchio
nella realtà qui stiamo parlando di apparecchi prodotti sotto un cappello diverso, precisamente Marshall Headphones e pensati, per l'appunto, per applicazioni personali.
In particolare qui parliamo di speaker amplificati utilizzabili sia con connessione tradizionale (il cavo) che senza cavo (con connessione bluetooth e/o wifi).
nello specifico qui abbiamo due famiglie di speaker sostanzialmente simili, tutti, anche il più piccolo, che richiamano l'iconico aspetto degli amplificatori/speaker Marshall che troviamo nei negozi per strumenti musicali.
Le due famiglie si differenziano per la possibilità di collegamento. Con 50 euro di differenza si può scegliere tra la connessione solo bluetooth, oppure per quella più completa in wifi.
Diciamo che il bluetooth, semplicissimo da utilizzare, si presta a soluzioni personali di connessione con i propri dispositivi (tablet, smartphone, tv) mentre il wifi consente impieghi più evoluti e a anche distribuiti, come soluzioni combinate nello stesso ambiente o in ambienti differenti, a seconda delle necessità.
una possibile distribuzioni di speaker Marshall Multiroom, anche di modello differente a seconda delle necessità di sonorizzazione delle singole stanze di un ipotetico appartamento tipo. Tutti controllabili in sincrono da una singola sorgente.
Per questo test ho ricevuto il top di gamma, il Woburn multi-room. Avendone solo uno nella realtà io l'ho ovviamente impiegato come un singolo speaker.
L'ho trovato "programmato" per rispondere alla voce "soggiorno", facendomi così immaginare il caso di una abitazione, anche su livelli distinti, cui possano rispondere, ovviamente in wifi, superando i vincoli di "visibilità" diretta e di portata ridotta del blue-tooth, anche attraverso pareti e pavimenti.
Il mio modello è nella classica finitura nera, ma esistono anche quelli in beige per un più flessibile inserimento tra ambienti di stile diverso.
Sembrano pensati per un loft di Soho o di Brooklyn ? Ma certo, cosa c'è di più iconico di uno speaker Marshall.
Caratteristiche e aspetto esterno
lo scatolone è gigante e già alla prima presa si nota la consistenza. Questo speaker è fatto di sostanza, pesa 8 chilogrammi 8.
l'aspetto replica effettivamente sia nelle forme che nella consistenza e soluzioni gli amplificatori Marshall.
Tutte le superfici sono ricoperte di materiale vinilico morbido ma al tempo stesso robusto.
I piedini sono solidi. Ogni spigolo smussato.
I comandi sono sopra, in un incavo che li mette al riparo dagli urti
e sembrano effettivamente di ottone ricavato dal pieno.
Le indicazioni, le serigrafie e i led sono bel leggibili.
Accanto alle manopole c'è anche un ingresso AUX per collegare eventualmente via cavo diretto un dispositivo audio con una uscita con il normale jack da 3.5mm.
La griglia anteriore è un capolavoro con la sua cornicetta dorata ed oltre a proteggere adeguatamente gli altoparlanti (tutti presenti sul frontale : due woofer da 5.5 pollici e due tweeter abbinati) donano allo speaker il classico aspetto che è al tempo stesso rétro e senza tempo.
Io lo immagino poggiato su un frigorifero Kennedy o Generl Electric bombato ad un'anta sola, beige, in un loft invaso dalla luce del mattino.
il retro è caratterizzato dalle tante viti a vista - retaggio della costruzione professionale - e dai due fori reflex dell'accordo dei due woofer.
più in basso il reparto connessioni fisiche viene completato da due ingressi RCA e una presa USB.
L'alimentazione è integrata - quindi niente trasformatori volanti - con uno spinotto tipico di questo genere di apparecchi.
perdonatemi se in queste foto non ho tolto la polvere. Volevo dare l'impressione dell'apparecchio rustico che lavora in ogni condizione.
dettaglio di uno dei due raccordi reflex.
Al tatto la consistenza della finitura superficiale ricorda quella dei rivestimenti interni delle automobili, ma estremamente più robusta e del tutto indifferente ai graffi.
Per intenderci sulle dimensioni, una foto artistica con davanti allo speaker un modellino Mercedes in scala 1/18 (circa 22 cm di lunghezza).
Non stiamo parlando di una cassa ma di un "cassone" !
Ancora un dettaglio - bellissimo ! - della sezione di controllo con le solide e pratiche manopole dorate
All'aspetto robusto e duraturo, fa eco un elenco di caratteristiche che fanno somigliare questo speaker più ad un monitor professionale che ad un altoparlante casalingo. Se avete presente certe realizzazioni giapponesi, anche di marchi famosi del mondo dell'hifi, le proporzioni sono tali da far pensare a certe teen-ager emaciate che non vedono il sole dalla nascita, al confronto di una californiana tutta palestra e tavola da surf con i Rayban e la canotta che mette in mostra i muscoli dell'addome perfettamente scolpiti.
Abbiamo detto 8 chilogrammi di peso, 40x30x20 cm, 110 watt totali in classe D (2x40 watt per i due woofer e 2x15 watt per i due tweeter : in realizzazioni simile a volte si trovano 15 watt in tutto), alimentazione autoswitching integrata (100-240 V). Wifi a 2.4/5 GHz, bluetooth, connessione compatibile con lo standard 802.11 b/g/a/n, connettività Airplay, Chromecast, Spotify integrati.
disposizione degli altoparlanti sotto alla griglia di protezione.
Suono
Dunque, in estremam sintesi suonano forte. Molto forte. Anche con il volume al minimo sono potentissime e fanno pensare alla capicità di sonorizzare ambienti molto ampi anche in occasioni di party o piccole feste (ma in caso non bastasse uno solo ... si può esagerare aggiungendone un altro sincronizzato con il primo, lo sapete vero ?).
Il suono è di chiara impostazione USA : bassi potenti ed evidenti, alti in ritirata, medi un pò nascosti.
Una volta ascoltati ho voluto misurarli con gli strumenti che uso normalmente per l'HI-FI per capire specialmente le capacità di intervento dei controlli di tono.
Misure di risposta in frequenza
Microfono miniDSP Umik-1 posto a circa un metro davanti al diffusore.
Diffusore posto su piedestallo a circa 120cm da terra e 120 cm dalle pareti più vicine
controlli dei bassi e degli alti sul massimo
andamento ammorbidito secondo principi di psicoacustica
qui i controlli dei bassi ai minimi
bassi e alti ai minimi
bassi a +4, alti +6
e devo dire che le misure rispecchiano esattamente le mie impressioni di un basso immanente e una risposta calante nel complesso.
L'intervento dei controlli di tono è piuttosto flessibile e questo consente di ritagliarsi la risposta che è più congeniale ai nostri gusti e al genere musicale che ascoltiamo (io li ho provati con del buon vecchio rock anni '80 !).
Posato a terra il basso è proprio esagerato e la presenza degli accordi reflex sul posteriore dello speaker mi porta a pensare che addossato ad una parete non renderà al massimo, salvo che non ci piacciano in misura smodata i bassi.
Idealmente lo vedo posizionato il più possibile lontano da parte e da una altezza di almeno un metro dal pavimento. Perfettamente a suo agio sopra ad un mobile in uno spazio piuttosto grande.
Sinceramente per ambienti piccoli, più tipici dei nostri mono e bilocali, credo sia più sensato indirizzarsi verso i due modelli più piccoli che immagino manterranno le stesse impostazioni ma con un pò meno di basso.
Ovviamente non si deve leggere come critica, il suono è veramente molto forte, chiaro, vecchia scuola (intesa in senso positivo).
Ma questo è un sito dove prima di ogni cosa apprezziamo la buona musica e la riproduzione al meglio della stessa nei nostri impianti.
Ed immaginando questo Marshall Woburn come unico sistema di diffusione della casa, mi piace anticipare ai potenziali acquirenti anche quelle che saranno le migliori soluzioni di posizionamento.
il trio degli speaker Marshall bluetooth/multiroom/wi-fi
Un ultima parola sulla connettività e sulle applicazioni.
Come ho anticipato, avendo un solo apparecchio, non ho potuto simulare una reale situazione multiroom.
In bluetooth nessun problema. Sia dall'iPhone che da un tablet Android, connessione immediata e speaker utilizzato come semplice estensione del sistema in maniera del tutto trasparente.
Idem per quanto riguarda Airplay e Chromecast via APP di terzi.
Un pò meno bene per la gestione e connessione con le APP proprietarie di Marshall che mi sono sembrate un pò meno user friendly.
Probabilmente un aspetto da migliorare per il futuro. Compito relativamente facile -se riscontrato necessario in generale - in quanto semplice aggiormanento software senza interventi sullo speaker.
Andando al complessivo dell'esperienza d'uso direi :
A favore
- sicuramente l'aspetto se trovate accattivante questo stile (io certamente si, rispetto, ad esempio, alle soluzioni "efebiche" di concorrenti tipo Sonos o Denon o altri marchi hifi)
- la costruzione e la robustezza di livello realmente professionale (un termine che qui non è affatto usurpato, avendo il marchio quelle radici li !)
- potenza e suono (specie se indirizzati ad ambienti medio-grandi e generi che privilegiano la risposta sui bassi come il rock tradizionale, l'heavy metal, la musica sinfonica e il jazz delle grandi orchestre)
- la connettività e l'alimentazione integrata
- disponibilità presso la grande distribuzione online e nelle principali catene di elettronica di consumo
A sfavore
- la mancanza di alcuni comandi fisici e la necessità di programmazione via software di funzioni basilari, in generale il sistema di selezione delle sorgenti non mi ha convinto del tutto
- le APP Marshall mi sembrano perfettibili
- il prezzo è adeguato alla classe dell'apparecchio (4 altoparlanti, 4 amplificatori, un mobile degno di un sistema professionale) ma pensare ad un sistema multi-room con questi pezzi è decisamente un investimento
- le dimensioni di questo apparecchio vanno valutate attentamente prima dell'acquisto e per certi ambienti o utilizzi prettamente personali, sarà meglio indirizzarsi verso i modelli più compatti, probabilmente meglio posizionabili nel proprio spazio di ascolto
ma in estrema sintesi considero i punti a favore di gran lunga più importanti dei limiti che ho notato, magari del tutto legati al mio approccio o abitudini d'uso di apparecchiature audio. Sono certo che molti se ne innamoreranno al primo sguardo, senza nemmeno ascoltarli.
Mentre altri li detesteranno proprio per quell'essere sfacciatamente Born in U.S.A.
E complimenti a Marshall e ad Mtrading che li distribuisce in Italy.
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