Da poco trascorso l'anniversario verdiamo (200° dalla nascita) ritengo utile proporre questo "bugiardino" molto breve ma secondo me utile per cominciare ad orientarsi nell'Opera del Maestro. In ordine cronologico tutte le opere ed il requiem.
Oberto Conte di San Bonifacio
Ci sono poche scelte, ma per quest'opera si deve privilegiare il cast vocale, quindi edizione Philips (oppure Orfeo, è esattamente la medesima) diretta da Gardelli, con Bergonzi, Dimitrova, Panerai e Baldani. Gardelli non è mai stato un grande direttore verdiano, ma un onesto professionista che il suo lavoro lo sa fare. Bergonzi senza tema di smentite è il più grande tenore verdiano ascoltabile, forse con l'eccezione di Corelli in qualche ruolo e di Giacomo Lauri-Volpi, ma siamo a livelli di melomane accanito. Non amo per nulla Gardelli, che in molte direzioni è un modesto sofeggiatore, ma qui non c'è molta scelta.
Un giorno di regno
Ancora meno scelte per un'opera nata come buffa a seguire il grave lutto di Verdi per la morte dei due figli. Immaginatevi che successo! Qua abbiamo solo l'edizione Philips diretta da Gardelli (Norman, Cossotto, Carrera, Wixell), edizione che merita soprattutto per la Cossotto, mezzo di grande caratura verdiana. Comunque un'opera di cui si può tranquillamente fare a meno se non si ha tutto il resto.
Nabucco
Qua arriviamo all'incertezza della scelta. Personalmente l'edizione che preferisco è quella EMI diretta da Muti (Scotto, Manuguerra, Ghiaurov, Obrastzova), soprattutto per la direzione di Muti, da qualcuno accusato di essere troppo veloce. In realtà direi incalzante, ma la cosa sta bene con il carattere dell'opera.
I Lombardi alla prima crociata
Alternativa tra il solito Gardelli-Philips (Deutekom, Domingo, Raimondi) ad una difficile da trovare ma decisamente migliore edizione diretta da Gavazzeni con Renata Scotto e Luciano Pavarotti in una edizione dell'Arena di Verona.
Nella sua edizione francesizzata (Jerusalem) consiglio una edizione Universe (Gavazzeni, Ricciarelli, Carreras, Nimsgern), con una Ricciarelli in piena forma vocale ed un Carreras non già usurato.
Ernani
Per me di quest'opera esiste UNA sola edizione, quella RCA diretta da Schippers, con una inarrivabile Leontyne Price, un grande Bergonzi e la direzione stratosferica di Thomas Schippers, un'altra di quelle stelle di prima grandezza prematuramente scomparse. Un'altra buona edizione è quella EMI diretta da Muti, con un grande Bruson (Domingo, Freni e Ghiaurov gli altri principali interpreti), ascoltate per confronto che ne vale la pena.
I Due Foscari
Edizione Philips diretta da Gardelli, ma soprattutto per la presenza di Cappuccilli in versione smagliante e di Ramey nel suo splendore. Sempre con la Ricciarelli in piena forma vocale e capace di finezze stilistiche notevoli.
Giovanna d'Arco
Un'altra opera con scelta obbligata, vale a dire versione EMI diretta da Levine.
Alzira
Un'altra opera di cui si può tranquillamente fare a meno, è decisamente brutta. Brutta per brutta la solita edizione Philips con Gardelli, dove peraltro svetta Bruson. Alternativa la edizione diretta da Luisi, meno mediocre nella direzione, ma con cast vocale deboluccio
Attila
Due sole edizioni a contendersi la palma della consigliata, in un'opera in cui il trio maschile è indispensabile che sia all'altezza. La prima è quella Philips del solito Gardelli, con una direzione scialba a dire poco, ma con un cast vocale di tutto rispetto (Bergonzi, Milnes, Raimondi) e la seconda l'edizione EMI diretta da Muti, direzione decisamente migliore, ma cast vocale lievemente inferiore (Ramey, Shicoff, Zancanaro).
Macbeth
Una edizione tuttora splendida è quella per la DG diretta da Abbado, con un cast eccellente: Cappuccilli, Verrett, Ghiaurov, Domingo, incisione dello spettacolo scaligero. La più bella delle edizioni che abbia sentito. Raccomandabile anche l'edizione Philips-Sinopoli, sempre con Bruson, ma con resto del cast abbastanza anonimo. Ottima la versione Macbeth-Nucci, diretta da Chailly per Decca.
Masnadieri e Corsaro
Torniamo alle edizioni Philips con il solito Gardelli (ma non potevano fare registrare il Verdi "minore" a qualcun altro), ma con un cast eccezzionale in cui spiccano sia la Caballè che Bergonzi, che Cappuccilli, grande baritono verdiano nei cui confronti ho sempre avuto una immensa stima.
La battaglia di Legnano
Pur di non consigliare l'ennesimo Gardelli (di cui vale l'ascolto solo per le due voci protagoniste di Carreras e della Ricciarelli), suggerisco una edizione tratta da uno spettacolo al teatro Verdi di Trieste, dove canta una Leyla Gencer eccezionale. Direzione come viene di Francesco Molinari-Pradelli, ma certamente meglio di Gardelli.
Luisa Miller
Altra opera senza storia: edizione Decca diretta da Maag, con Pavarotti, Caballè e Milnes, anche in teatro grandi interpreti dei rispettivi ruoli.
Stiffelio ed Aroldo.
La seconda è il rifacimento della prima. Anche qua poche alternative per la pochezza delle edizioni disponibili, o si va sul solito Gardelli (Carrera, Sass, Manugerra, Ganzarolli), oppure per il secondo titolo si va su Luisi con la Vaness e Shicoff, nessuno dei due particolarmente brillanti.
Rigoletto
Qua iniziano le scelte difficili. Ci sono numerosissime eccellenti edizioni, sia datate che non. Tra tutte consiglio l'edizione Decca (Bonynge, Pavarotti, SUtherland, Milnes) e l'edizione DG diretta da Kubelik (Fischer-Diskau, Bergonzi, Scotto, Cossotto, Vinco), direzione elegantissima e linea di canto del Duca perfetta. Infine l'edizione DG-Giulini, con un Cappuccilli enorme Rigoletto.
Trovatore
Edizione RCA diretta da Metha, con una direzione al fulmicotone, una Price come sempre Leonora bellisima ed un Domingo del 1969 nel pieno dei mezzi vocali. Edizione che vale la pena di avere solo per una Azucena come mai sentita, straordinaria. Alternativa edizione DG diretta da Karajan, con Corelli nel ruolo di Manrico, secondo molti IL trovatore. Dell'edizione co la Callas vi è anche un ottimo remaster 24/96 notevolissimo per quanto riguarda il suono, oltre alla esecuzione della Callas, ovviamente.
Traviata
Anche qua moltissime edizioni. La mia preferita è quella RCA diretta da Pretre con la Caballè, Bergonzi e Milnes. Tre voci all'apice della loro carriera nel periodo.Direzione sempre garbata quella di Pretre, senza inutili fracassi. Anche qua vi è edizione Callas remastered 24/96 che vale la pena ascoltare.
Veniamo ora al Verdi maturo, molto più complesso anche nella strumentazione ed orchestrazione, ma qui il discorso si fa lungo.
Vespri Siciliani
monumento musicale, difficile, complesso, trama complicatissima. Talora anche di difficile comprensione. Tra le due edizioni RCA-Levine e EMI-Muti, sicuramente da preferire la prima per il cast dei cantanti e la direzione veramente verdiana di Levine.
Simon Boccanegra
Senza discussioni la versione DG-Abbado, con cast vocale eccellente e nel ruolo: Cappuccilli, Freni (straordinaria Amelia), Carreras e Ghiaurov. Alternative ce ne sono moltissime, comprese le edizioni 1847, caso mai mi riprometto di parlarne diffusamente. Una delle opere verdiane che amo di più in assoluto.
Ballo in maschera
anche qua ci sono molte ottime edizioni. Personalmente preferisco quella RCA-Leinsdorf, per un cast vocale eccezionale: Bergonzi, Price, Merrill, Verrett, tutti nella parte ed in splendida forma vocale. Alternativa la versione EMI-Muti, ma con un cast decisamente inferiore.
La forza del destino
Opera per cui è salutare una scaramantica grattatina
Molti amano la versione EMI-Muti, personalmente mi trovo invece con il giudizio di Steccanella: RCA-Levine (Bergonzi, Price, Domingo, Cossotto, Gaiotti). Per una Leonora più fresca la stessa Price nella edizione Schippers del 1964.
Don Carlo(s)
La (s) l'ho aggiunta perchè c'è la versiona a 4 o 5 atti con prologo e senza. Comunque sia la versione EMI-Giulini una spanna sopra tutte le altre, sia per la direzione che per il cast in ottima forma in tutto il quintetto dei protagonisti, Domingo, Caballè, Verrett, Raimondi, Milnes.
Aida
Per quest'opera la mia preferita è l'edizione EMI-Karajan, anzi entrambe le due edizioni e quella sempre EMI diretta da Muti. Una menzione speciale va alla edizione Decca-Solti, con Price, Vickers, Gorr, Merrill, Tozzi.
Otello
L'opera è in genere ben registrata ed eseguita in numerosissime edizioni. Tralasciando tutte quelle storiche consiglio quella RCA-Levine (Domingo Scotto, Milnes), con un Domingo Otello credibile nel ruolo e dotato di una voce adattissima. Milnes uno Jago cattivo senza gigioneggiamenti e sbracature eccessive. Renata Scotto che anche se alla fine della carriera era comunque in grado di sfumature che altre soprano si sognano nottetempo. Levine è un autentico direttore verdiano, come più volte ho scritto e raramente ha diretto un'opera di Verdi in modo meno che adatto, raggiungendo vertici interpretativi notevoli.
Falstaff
DG-Giulini sopra tutte, con un Bruson che E' Falstaff come lo voleva Verdi, buffo come personaggio, ma serissimo nella linea di canto, seguito da tutto l'eccellente cast. Ascoltatevi la splendida fuga buffa finale, veramente bachiana!
Messa da Requiem
Per quest'opera basti dire che TUTTI i grandi direttori, nessuno escluso, si è astenuto dal dirigerla. Esistono almeno 10 edizioni che consiglierei caldamente, dalla EMI-Barbirolli, con la voce straordinaria della Caballè, ad Abbado (DG), Muti (EMI) e una marea di edizioni live tra cui non posso non ricordare Toscanini e Mitropulos.
SE PENSATE CHE SIA TROPPO LUNGA, ASPETTATE CHE COMINCI A PARLARE DI WAGNER
Commenti Raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.