Ci lascia, dopo aver a lungo lottato contro i suoi disagi cardiaci, uno dei più grandi direttori d'orchestra contemporanei.
Nato a Riga nel 1943 e cresciuto musicalmente a Leningrado, poi San Pietroburgo dove si è spento ieri.
Nella sua vita ha lavorato con Mravinsky di cui è stato a lungo assistente, si è perfezionato con Karajan che pure lo avrebbe voluto come assistente se il regime non lo avesse impedito.
E' stato direttore della London Philarmonic Orchestra, della Pittsburgh Symphony Orchestra, della Bayerischen Rundfunks, della Royal Concergetbouw Orchestra ed ha diretto praticamente ovunque.
Le sue registrazioni non si contano, da solo e con i migliori solisti.
Dirigeva con grande trasporto e passione, non sempre con la profondità di un Furtwangler o di un Mravinsky ma quelli non erano umani ma Dei dell'Olimpo.
Probabilmente per qualcuno resterà nella memoria per le edizioni del Concerto di Capodanno da Vienna, ma questo è un problema loro.
Io mentre lo sto ricordando per il nostro sito con queste umili righe, lo sto ascoltando nella Dama di Picche di Chaikovsky
in una splendida interpretazione del 2015 alla testa della Bayerischen.
E mentre scemano le note della breve ouverture trattengo a stento le lacrime.
Ma non c'è tempo perchè irrompe il coro per dirmi che il Maestro è ancora qui con noi.
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