Senza la pretesa di leggere nel futuro e senza la presunzione di avere fonti segrete all'interno di Nikon Cina che, ultimamente, pare sia la prima a lasciarsi scappare notizie segretissime, abbiamo idee molto concrete su cosa aspettarci e soprattutto, cosa non aspettarci nei prossimi mesi che porteranno alla chiusura dell'esercizio fiscale Nikon al 31/3/2026.
Nikonrumors probabilmente perché ha un unico scopo nella vita e si rende conto che ci troviamo di fronte ad un anno abbastanza povero di novità, cerca di dare credito anche a voci poco concrete.
Ma soprattutto sono alcuni canali Youtube nati dal nulla che creano altrettanto dal nulla rumors e voci del tutto infondate.
Abbiamo una situazione internazionale che scotta, la bomba dei dazi è tutt'altro che disinnescata.
Ci sono i cinesi che sfornano ogni giorno, con l'ambizione di dominare il mercato in mano ai giapponesi, obiettivi fissi a profusione.
C'è soprattutto una notevole saturazione del mercato che finisce per generare invenduto.
Il bilancio Nikon parla chiaro. Hanno rimanenze doppie rispetto a quattro anni fa. E i risultati si sono sostenuti sinora sulla debolezza dello Yen.
Ma gli americani adesso stanno cercando di indebolire il dollaro per una sorta di effetto "dazio" orizzontale, in modo da favorire i consumi interni e sfavorire le importazioni.
Ne sono prova le continue campagne di sconti e le offerte di tasso zero fino a 24 mesi.
Praticamente da tutti i marchi.
In un mercato così maturo, saturo, poco ricettivo, più attento al prezzo e all'affare che alla vera necessità, con una popolazione che invecchia, almeno da noi, in Cina e India é diverso ma là la concorrenza cinese oramai è predominante, chi si arrischia a lanciare novità lo fa con coraggio.
Perché si corre il pericolo di investire per il magazzino.
Ma si sa, il magazzino è un costo, non un potenziale di guadagno.
C'é infine da considerare che le altre divisioni di Nikon sono in difficoltà, quella della microlitografia ad immersione boccheggia, presa tra la concorrenza occidentale di ASML che oramai domina il mercato e lo sforzo degli emergenti di dotarsi di propria tecnologia in modo da evitare gli embarghi. Con questo Nikon deve essere attenta a come e dove spende e investe.
Inutile sottolineare che i sensori attuali di Nikon hanno raggiunto la piena curva di utilizzo.
Ci siamo resi conto che l'applicazione dell'Expeed 7 al vecchio sensore da 24 megapixel (Z5 II) e quello DX da 20 megapixel (Z50 II) ha saturato le possibilità.
Non c'è un altro sensore ad alta risoluzione che possa rinverdire la serie Z7 che rischia di essere lasciata a morire.
E mentre il 45 megapixel di Z8 e Z9 potrebbe andare in un modello con un corpo amatoriale (che finirebbe per fagocitare le vendite delle due professionali), l'unico sensore nuovo è il semi-stacked della Z6 III che andrà presumibilmente sulla prossima Z Video.
Quindi una nuova generazione di macchine richiederà nuovi sensori. Che necessiteranno di investimenti ma soprattutto di un fornitore disposto a fornirli in tempi e costi accettabili.
Le capacità delle fonderie grandi (Sony, Samsung, TSMC) sono praticamente assorbite dalla produzione di smartphone per gli anni a venire.
Ci sarebbe Tower Semiconductor da cui - pare - si fornisce RED DIGITAL che ha la sede a pochi chilometri da una delle sue fabbriche ma che produce a costi allineati a quelli del Pentagono e non del mass market.
La prossima generazione piena di macchine, secondo noi, non potrà più affidarsi a sensori lenti. Le aspettative di chi cambierebbe la Z8 o la Z9 sono verso soluzione che radicalmente eliminino i problemi degli artefatti da rolling shutter.
RED DIGITAL usa sensori global shutter sia a 35mm che a Super-35mm (corrispondenti, salvo il taglio 21:9 rispetto al "nostro" 3:2, a FX e DX) ma Nikon ci sta lavorando sopra per far scendere i costi da quelli da decine di migliaia di euro a qualche migliaio di euro compatibili con la sua fascia di mercato.
Capirete perché ci sembra il caso di confermare che il prosieguo del 2025 l'inizio del 2026 continueranno ad essere relativamente lenti per Nikon.
Il che non significa che non ci saranno novità. Anzi, ci saranno. Ma non di quello che si dice, che la gente si aspetta, che chi crede di aver bisogno di certe meraviglie, vorrebbe.
E andiamo quindi a cosa non ci aspettiamo per i prossimi 9 mesi.
- non ci aspettiamo nessuna Z9 II. Superare la Z9 richiede un modello completamente nuovo. La Z9 con il firmware 6.0 basterà per le esigenze normali, anche se venduta a sconto rispetto ai modelli corrispondenti Sony e Canon. Un modello nuovo dovrà avere un nuovo sensore più veloce. Non necessariamente più ricco di pixel ma certo più veloce. Anzi, velocissimo.
- non ci aspettiamo quindi nemmeno alcuna Z8 II. Quella macchina arriverà dopo la Z9 II. Non prima
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non ci aspettiamo nessuna Z7 III. Una macchina di quel tipo andrebbe a rompere inutilmente gli equilibri del listino Nikon (quanto dovrebbe costare ? Più della Z8 ? Certamente più della Z6 III che già costa troppo).
E poi sarebbe troppo di nicchia per avere un sensore che non sia mortalmente lento ed ancora più incline agli artefatti di quello della veneranda D850 che equipaggia Z7 e Z7 II - una macchina DX con sensore migliore della Z50 II ? Sarebbe bello. Ma la Z50 II è appena uscita e verrebbe totalmente eclissata da quella macchina. Per non parlare della Z30 di cui per ora non si può pensare ad una sostituta (sempre per il "problema" sensore)
- non ci aspettiamo alcun nuovo teleobiettivo, meno che meno un 500mm f/2.8. E nemmeno un 100-300/2.8. Che pure avrebbe più mercato
- nessun 200mm f/2 come invece suggerisce Matt Granger
- in generale nessun obiettivo "esotico" di nicchia con una fascia di mercato che non sia di massa
- compresi decentrabili, sempre più desueti con le tecniche di focus-stacking, e macro lunghi che nessuno propone perché probabilmente costano di sviluppo più dei possibili ricavi
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non ci aspettiamo nemmeno alcun nuovo obiettivo f/1.2
Il 35/1.2 S è fantastico ma dubitiamo che stia vendendo a profusione, anzi, tra un pò sarà scontato ...
Ma allora, cosa ci aspettiamo ?
Cose ovvie.
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la famosa macchina video - che in rete viene individuata come Nikon Zr - ovvero una macchina sviluppata da Nikon e RED DIGITAL insieme, che abbia firmware RED e hardware derivato dalla Nikon Z6 III.
Da vendere a prezzo competitivo rispetto a Sony FX-3 e FX-2 ma che non competa con le RED -
una riedizione della Nikon Zf - identica alla Nikon Zf - salvo che la carrozzeria argento. La Zf resta tra le macchine Nikon più vendute in Giappone e il mercato orientale ama le versioni speciali.
In fondo con la Zfc l'operazione ha avuto relativo successo. E noi ci aspettiamo questa Nikon Zf Silver sin da quando è stata lanciata la Zf stessa.
Stop per le fotocamere.
Gli obiettivi.
Nikon nel bilancio e nelle ultime interviste ha confermato di voler arrivare ad oltre 50 (50+ testualmente) obiettivi Nikkor Z per il 31/3/2026.
Quindi possiamo immaginare 4-5 nuovi obiettivi di qui ad allora.
Che saranno in prevalenza zoom, anzi, in massima parte.
E saranno obiettivi di largo mercato che non restino in magazzino.
Probabilmente un paio di essi saranno DX per alimentare le vendite della Z50 II.
Gli altri tre saranno FX. Uno dedicato alla Z5 II che per ora ha il solo 24-50mm come obiettivo dedicato. Probabilmente verrà proposto uno zoom con escursione più ampia lato teleobiettivo.
Non abbiamo idee precise degli altri due.
Se possiamo azzardare una speranza, potrebbero essere i primi obiettivi zoom Nikon con motori lineari, ibridi per foto e video (non power zoom ma comunque zoom), senza variazione di focale durante la messa a fuoco e la zoomata. Di prezzo medio.
Infine, avremo probabilmente in luglio, il firmware 2.0 della Z6 III che come promesso, avrà il riconoscimento automatico degli uccelli.
E più avanti il 6.0 della Z9, con novità che la allineino alla Z8.
Forse qualcuno troverà deludenti queste nostre anticipazioni.
Ma per avere di meglio ci vorrà più tempo, ci vorranno condizioni di mercato favorevoli e i necessari investimenti.
Crediamo che oggi sia del tutto inutile, anzi, dannoso, lanciare un prodotto che non sia richiesto o che offra meno di quanto siano le aspettative.
Finirebbe ad ingrossare le giacenze di magazzino.
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