Siete tra quelli che si sentono orfani del venerando dinosauro Nikon F 17-35/2.8 presentato ai tempi della D1 nel febbraio 1999 al PMA Show ?
Siete invidiosi del fatto che Sony ha un botto di obiettivi del genere la cui ultima versione è il 16-35/2.8 GM II qui sopra rappresentato ?
Ebbene, oggi non avete più alibi. Se lo volete, sappiate che potete tranquillamente acquistarlo ed utilizzarlo sulla vostra Nikon Z.
Il vantaggio delle nostre Z è che il tiraggio è il più corto del mercato e anche con un differenziale di soli 4mm è possibile adattare su una Nikon un obiettivo pensato per Sony.
Noi abbiamo già provato - con esiti incerti - nel 2019 l'adattatore Techart e nel 2022, quello Megadap, l'ETZ11.
Abbiamo protestato Megadap in quanto ha sostituito i suoi adattatori con modelli "PRO", disconoscendo i precedenti e per un pò ci siamo astenuti dal tentare nuove soluzioni.
Ma Viltrox finora non ci ha delusi e allora abbiamo voluto prenderne uno in prova, pur sapendo che ci servirà pochissimo.
Lo abbiamo acquistato con fondi nostri, direttamente da Viltrox, al costo di 119 euro. Ma spesso sappiamo che è scontata e si è visto anche a €99.
E' arrivato dal loro magazzino francese, spedito lunedì, arrivato - tra i ponti pasquali - giovedì.
Ed eccolo qua.
la confezione è nera, l'adattatore è in alluminio duro, cromato integralmente.
I due tappi sono uno Sony e uno Nikon.
lo spessore effettivo è minimo (la parte zigrinata con il pallino rosso di mira dell'attacco Sony) la baionetta non conta.
Il materiale e la fattura sono ineccepibili come abbiamo imparato ad apprezzare dagli altri prodotti Viltrox, fin dal primo test del 2020 (20mm f/2.8 manual focus).
un lato
l'altro lato.
Tutti i pin sono dorati, e mostrano su un lato i contatti Nikon, sull'altro, quelli Sony.
C'è anche una contattiera a 4 buchi che è l'interfaccia USB per gli aggiornamenti del firmware.
come vedete qui, in dotazione c'è un cavo speciale - non perdetelo ! - che da un lato ha una prese USB-A e dall'altro una spina a 4 pin dorati.
Ovviamente, appena arrivato, lo abbiamo aggiornato. Riscontrando una semplicità addirittura disarmante ( a condizione che lo spinotto faccia bene contatto, perché i buchi sono più grandi degli spinotti).
Ma comunque è una operazione da un secondo.
Viltrox fornisce al momento il firmware versione 3, che è sdoppiato. Una versione è adatta agli obiettivi dotati di stabilizzatore integrato, una versione invece è adatta agli obiettivi che si affidano allo stabilizzatore della fotocamera.
da qualche parte, ad occhio non si vede, c'è il microprocessore che si incarica del processo di trasformazione da Sony a Nikon.
Perché tutto il resto è meccanica.
Come funziona ?
Forse è bene chiarire un concetto prima di tutto. Viltrox è una casa cinese che opera senza licenza. In pratica sia Sony che Nikon non sanno nulla di quello che fa.
Sostanzialmente Viltrox ha decrittato - a forza bruta con il processo che si chiama di reverse engineering - i segnali delle fotocamere e degli obiettivi sia Sony che Nikon.
Una volta ottenuta la tabella dei codici inviati dai dispositivi dei due marchi e mappata la corrispondenza del significato degli stessi, è stata in grado di creare obiettivi fotografici per i due marchi (nella realtà li fa anche per Fujifilm ma in questo articolo la cosa non ci riguarda).
Gli obiettivi - ne abbiamo provati tanti - si comportano esattamente come quelli nativi, tanto è raffinato il processo di "decifratura", senza incertezze nè ritardi.
A costo di tanti aggiornamenti firmware necessari per aggiornare il funzionamento degli obiettivi una volta trovati limiti o quando le case madri apportano modifiche firmware alle loro fotocamere (come nel caso di nuove fotocamere non previste all'emissione del dispositivo Viltrox).
Da qui il passaggio per fare l'adattatore è stato relativamente breve. In pratica qui c'è una doppia interfaccia di comunicazione pin-per-pin, un adattatore meccanico dei due attacchi, da un lato Z e dall'altro Sony ma soprattutto, un microprocessore che fa in pratica il traduttore simultaneo dei segnali inviati dall'obiettivo alla fotocamera e viceversa.
Questo processore è abbastanza veloce ed efficiente da non introdurre ritardi avvertibili. Nell'uso non ci si rende conto che l'obiettivo montato non sia Nikon Z.
Il che è quanto dire.
Come va ?
Fin qui abbiamo stabilito che è molto ben costruito, robusto, stabile negli attacchi.
Elettricamente è compatibile. Con la Nikon Z50 II l'attivazione è istantanea, con la Nikon Z8 c'è un lieve ritardo nella partenza, ma una cosa impercettibile.
A questo punto non c'è molto altro da dire. Funziona.
Noi l'abbiamo provato con un obiettivo Viltrox per Sony. Il che potrebbe aver semplificato le cose ma nella realtà già il Viltrox in questo caso parla un dialetto della lingua Sony.
Che viene tradotto dall'adattatore nella lingua Nikon. E questo potrebbe anche aver complicato le cose. Non lo sappiamo.
Qui lo vedete montato sul Viltrox AF 50mm f/2 per Sony FE serie AIR.
Sia sulla Z50 II dove resta meglio assortito, come sulla Zf. Sia sulla Z8 dove è molto compatto ma perfettamente bilanciato.
Noi l'abbiamo effettivamente provato su entrambe.
Il funzionamento è stato ineccepibile con entrambe, sia per la comunicazione (per esempio i comandi di variazione del diaframma dalla fotocamera all'obiettivo) sia per l'autofocus.
Che è attivo in tutte le modalità, esattamente come se fosse un Nikkor Z.
Non ci sentiamo di estendere la valutazione ad ogni obiettivo esistente per attacco Sony, specie per quelli più impegnativi e per generi fotografici più estremi tipo "la cosiddetta caccia fotografica di povere creature piumate di piccola taglia".
Ma fotografando una creatura femminile di 170 cm, vivace, viva e in moto perpetuo, non abbiamo riscontrato nessuna perdita di fuoco, sia scattando a raffica a 20 fps (una limitazione delle macchine Sony con obiettivi "terzi" e la raffica ad un massimo di 15 fps, le Nikon lavorano fino a 120 fps infischiandosene) che nel video.
Facendo muovere la modella a suo piacimento sul set.
L'obiettivo trasmette i dati Exif completi nel file che vengono visti poi come se fosse un inesistente Nikon G (non un vecchio Nikon senza anello dei diaframmi ma sostanzialmente un Nikon di classe G intesa come la fascia media degli obiettivi Sony che si dividono in G e G Master).
Con tanto di profilo di correzione automatica.
ecco qua la scheda Correzioni Obiettivo di Lightroom che riporta l'obiettivo come Nikon 50mm f/2G e le impostazioni di correzione automatica.
E qui uno scatto qualsiasi tra i 1600 fatti a Rachele con questo obiettivo
AF su AUTO con EyeAF dedicato alle persone. Raffica a 20 fps, NEF, 1/1600''.
Soliti difetti della Z8 che pesca l'occhio più contrastato e non quello più vicino e qualche volta si fa ingannare dalle ciglia.
E dopo una camminata coi tacchi sempre ripresa, a fuoco, a 20 fps
e finalmente, alzato il capo una volta "al sicuro"
ancora a fuoco.
Che altro dire ?
con il caveat di una prova affrettata e con un solo obiettivo - peraltro non Sony - dobbiamo dire di non aver trovato alcun inconveniente.
Le cose vanno lisce.
Solo con la Z50 II c'è la leva di sgancio obiettivo dell'adattatore che va a finire esattamente sopra al Tasto Funzione più in basso della fotocamera.
Si riesce ad usare lo stesso ma con l'unghia del dito.
Poco male, la Z8, più grande, si trova a meraviglia.
Conclusioni
Fatto bene è fatto bene.
Funzionare, funziona.
Viltrox è attenta ad aggiornare i firmware costantemente.
Non scappa come ha fatto Gabale di fronte alle sue responsabilità.
Costa un centinaio di euro contro i 300 circa degli altri.
Si monta e si smonta facilmente, a differenza del Techart che era una impresa da levare.
L'unico difetto apparente è che i firmware sono ottimizzati per gli obiettivi con o senza stabilizzatore integrato.
Quindi sarebbe meglio averne due, uno per quelli e uno per gli altri.
Ma in fondo, se volete comprarvi il tanto desiderato Sony 16-35/2.8 da 2799 euro che mai saranno 100 euro in più ?
Come dite, aspettate che un 16-35/2.8 lo faccia Nikon ?
Avete figlie femmine da maritare nell'attesa che Nikon si muova ?
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