Abbiamo parlato a più riprese di questo argomento ma riteniamo utile riprenderlo per farne un riassunto pratico, anche perché intanto sono uscite nuove fotocamere Nikon.
Nel nostro discorso ci riferiremo espressamente alle Nikon Z e principalmente a quelle con l'ultima generazione di sensori.
Un sensore fotografico è un dispositivo elettronico capace di trasformare la luce in segnale elettrico.
Il suo lavoro essenzialmente si ferma qui.
La quantità di segnale dipende solo dalla quantità di luce ricevuta.
A parità di luce, la quantità di segnale elettrico sarà sempre costante.
Di fatto i sensori non hanno una sensibilità propria, hanno solo una capacità fissa e costante a temperatura normale, di conversione dei fotoni in elettroni.
Noi però siamo soliti giocare con la regolazione ISO quando abbiamo bisogno di ridurre il tempo di scatto o chiudere il diaframma.
Come reagisce la fotocamera al cambio di regolazione ?
Introduce una amplificazione del segnale.
In pratica, a valle del sensore (letteralmente sotto al sensore fotosensibile) ci sono altri dispositivi tra cui condensatori, amplificatori, convertitori da Analogico a Digitale, memorie.
Gli amplificatori intervengono per regolare la quantità di segnale prodotto dal sensore quando noi vediamo che la luce non è sufficiente.
Aumentare l'amplificazione non è una cosa indolore. Perché si aumenta sia il segnale che il disturbo indotto dalla conversione. Quello che noi chiamiamo rumore digitale.
Quindi più aumentiamo l'amplificazione, per esempio andando da ISO 100 a ISO 3200, più sarà elevato il segnale, avremo la possibilità esporre correttamente alle condizioni di scatto che ci servono.
Ma avremo verosimilmente una immagine più rumorosa come risultato. E altrettanto verosimilmente una minore dinamica sfruttabile in fase di sviluppo.
Tutto questo in teoria, Nella realtà ci sono anche circuiti di soppressione del rumore che filtrano il segnale dal rumore di fondo entro certi limiti.
Ma i progettisti hanno fatto anche altro. Hanno ridotto il rumore di lettura spostando parte dell'elettronica sotto ai fotodiodi (i sensori retroilluminati, indicati come BSI).
Hanno anche introdotto circuiti di amplificazione doppi, in grado di linearizzare il rumore nelle varie gamme di sensibilità teorica.
Riepiloghiamo ?
Il segnale elettrico emesso da un sensore è costante e dipende solo dalla quantità di luce ricevuta, secondo la capacità di conversione del segnale da luce a flusso di elettroni.
Questo segnale può essere amplificato se è troppo debole per permetterci di avere una esposizione corretta.
Noi controlliamo questa amplificazione regolando la gamma di sensibilità ISO (valori derivati per convenzione da quelli stabiliti ai tempi delle pellicole).
Aumentando la sensibilità, viene amplificato il segnale ma viene anche aumentato il rumore e ridotta la gamma dinamica.
Sarebbe sempre meglio cercare di operare alla sensibilità base di un sensore per ottenere il meglio da quel sensore.
Ma ovviamente non sempre è possibile.
DUAL BASE ISO e DUAL GAIN
Abbiamo detto che i progettisti hanno introdotto amplificazioni selettive per migliorare il rapporto segnale disturbo e preservare la gamma dinamica.
Questa circuitazione si chiama DUAL GAIN che in italiano, letteralmente, significa doppio guadagno.
Semplificando, i sensori dotati di DUAL GAIN, hanno due posizioni di amplificazione, una per la gamma bassa e una per la gamma alta.
In questo modo, il primo amplificatore opera linearmente fino ad una certa sensibilità, dopo di che interviene il secondo amplificatore che opera ad un livello superiore.
A queste modalità corrispondono sensibilità native diverse che vengono denominate DUAL BASE ISO.
In pratica ogni sensore dotato di amplificazione DUAL GAIN avrà due posizioni ISO ideali a cui lavorare, una per la gamma bassa da impiegare a condizioni di luce elevata, una per la gamma alta da utilizzare per condizioni di luce scarsa.
In questo diagramma abbiamo la rappresentazione grafica dell'andamento normalizzato del livello di rumore alle varie posizioni ISO per Z6 II e Z9 II.
I punti base sono rispettivamente il minimo ISO conosciuto per le due macchine, 100 ISO per la Z6 e 64 ISO per la Z9.
Come vedete la gamma no è lineare. Il rumore cresce gradatamente aumentando la sensibilità ma ad un certo punto si ha una inversione verso un valore minimo che è paragonabile a quello esistente alla sensibilità minima.
Ovvero, la Z6 a 800 ISO ha un rumore quasi pari a quello che ha a 100 ISO ma visibilmente inferiore a quello che ha a 640 ISO, la posizione appena inferiore a 800.
Per la Z9 invece questo succede a 500 ISO e in modo ancora più netto, perché il sensore della Z9 è intrinsecamente più rumoroso di quello della Z6, essendo a doppio strato.
Ripartendo dalla seconda posizione base, aumentando la sensibilità il rumore aumenta in modo lineare senza più inversioni.
Questo "gioco" consente di mantenere alle due posizioni la gamma dinamica massima del sensore, cosa che senza DUAL GAIN non sarebbe possibile.
quest'altro diagramma è meno utile in termini pratici ma evidenzia ancora di più il salto (è il rumore in ingresso del sensore).
Facciamola ancora più breve e ancora più pratica.
I sensori dotati di dual gain hanno una marcia in più che ci consente di massimizzare la gamma dinamica e contenere il rumore alle due posizioni corrispondenti di base.
Per sfruttare questa caratteristica ci conviene evitare di muovere il comando della sensibilità a caso ma cercare di :
- impiegare la sensibilità base quando c'è abbastanza luce
- passare direttamente alla seconda sensibilità base quando la luce non è più abbastanza
- aumentare linearmente la sensibilità oltre la seconda base, se la luce non è ancora sufficiente
con questa piccola accortezza che, ci rendiamo conto, cambierà un pochino le nostre abitudini, ci renderemo conto in fase di sviluppo o anche solo di visualizzazione, che il rumore si mantiene verso il fondo rispetto al segnale e la gamma dinamica è sempre sufficiente ad aprire le ombre e a cercare di recuperare le alte luci (per quanto possibile).
Se ci possiamo permettere un ulteriore consiglio, evitiamo sistematicamente di sottoesporre ma sfruttiamo la gamma ISO lineare per mantenere l'esposizione il più chiara possibile.
Se il segnale è abbastanza sopra al livello di fondo del rumore, sarà sempre possibile ottenere il meglio dalle nostre immagini.
Bene, ma quali sono questi valori per le varie Nikon Z ?
Nello specchietto che segue abbiamo il riepilogo.
Attenzione videografi. Il DUAL BASE ISO per il video RAW/N-LOG è diverso da quello delle foto e bisognerà tenerne conto.
Invece per alcune fotocamere con sensori privi di DUAL GAIN, tutti questi discorsi non sono validi.
Nota relativa al video N-LOG (per il video standard le modalità sono identiche a quelle foto) :
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I valori Dual Base ISO sono ottimizzati per due punti specifici di amplificazione del segnale, dove il sensore offre la migliore combinazione di gamma dinamica e rumore ridotto.
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I valori ISO nativi sono generalmente più alti rispetto alla modalità standard, perché N-Log richiede una maggiore amplificazione per catturare la gamma dinamica estesa.
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La scelta dell’ISO nativo corretto è cruciale per minimizzare il rumore e massimizzare la qualità dell’immagine durante la registrazione.
Con la Z8 o la Z9, se c'è tanta luce, sarà sempre il caso di usare 64 ISO, sia per le foto che per il video standard. Per il video N-LOG 64 ISO corrispondono a 800 ISO.
Se invece la luce è insufficiente, converrà passare direttamente a 500 ISO anzichè andare, per esempio a 400 ISO. Perchè rumore e gamma dinamica a 400 ISO sono peggiori che a 500 ISO.
Oltre i 500 ISO la cosa diventa indifferente perché il progresso è lineare.
Con Z8 e Z9 avremo un miglior rendimento a 4000 ISO rispetto a 3200 ISO.
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